Douala – Ospedale di Nyalla Kambo
Squilla il telefono…mi sveglio, guardo l’ora è l’01:20 la voce di Suor Lucy: “Abbiamo un parto, vieni!”.
Salto giù dal letto e in un attimo mi trovo vestita a scendere le scale.
Ragazza di 25 anni, terzo figlio, gravidanza senza nessun problema, poche spinte ed ecco nascere una splendida bimba, ma quello che si palesa, qualche istante dopo, ai nostri occhi e scioccante, la neonata ha tutte le viscere che fuoriescono dall’addome.
Interveniamo subito, siamo in pochi e dobbiamo prenderci cura sia della mamma sia della bambina. Aspiriamo, apriamo le vie aree, la facciamo respirare. I suoi occhi sono dolci e ti arrivano al cuore.
Il nostro piccolo ospedale non ha la sala operatoria.
Non c’è tempo da perdere, la bambina va trasferita subito in un ospedale con la chirurgia.
Lo comunichiamo al padre, ci dice che loro sono venuti a piedi, non hanno mezzi e deve correre fuori nel buio del villaggio per cercare una moto taxi che lo possa portare all’ospedale.
Dopo mezz’ora ritorna e riferisce di non aver trovato nessuno, prende la bambina e corre via a piedi, in direzione della città, in cerca di un passaggio.
Ci prendiamo cura della madre…del suo immenso dolore.
Dopo qualche ora sappiamo che un primo ospedale ha rifiutato di accoglierla… c’è chi crede ancora alla stregoneria e non si prendono il rischio di intervenire su una bimba così piccola, se dovesse andare male sarebbe una disgrazia.
Il papà è ora diretto verso un altro ospedale che valuterà la possibilità di un’operazione e dei costi.
Si perché in Africa la sanità è tutta a pagamento e spesso i costi sono altissimi.
Se non si hanno i soldi, si muore.
Ormai il sole sta per sorgere noi ci guardiamo negli occhi pieni di speranza e non servono parole per capire che a volte nascere dalla parte giusta del mondo è solo una questione di fortuna…
Rossana, Daria, Brunella, Erika