NEL RICORDO DELLA DOTT.SSA IONE BERTOCCHI
“Docteur Ione” così la chiamavano e la conoscevano tutti in qualunque villaggio della Repubblica Centrafricana. Pronunciare il suo nome dovunque ti trovassi ti metteva subito in sintonia con il tuo interlocutore. E non poteva essere che così visto che la Dott.ssa Ione Bertocchi da oltre cinquant’anni viveva e lavorava in Centrafrica.
Subito dopo la laurea e la specializzazione in Ematologia presso l’Università di Genova ha rinunciato ad una brillante carriera universitaria e si è trasferita a vivere nel nord ovest della Repubblica Centrafricana dove non c’erano medici e non esisteva nessun tipo di assistenza sanitaria per la popolazione che viveva nei villaggi della savana.
Ha iniziato a creare piccoli ambulatori poi dei dispensari fino a costruire un ospedale nel villaggio di Ngaoundaye dove ha formato decine di giovani medici, ha insegnato la professione a centinaia di infermieri e di ostetriche, ha creato l’assistenza sanitaria in tutta la regione. Ha curato, operato e salvato migliaia di persone nonostante la carenza di attrezzature e di farmaci, affrontando qualunque situazione con competenza e coraggio e senza mai arrendersi di fronte alle difficoltà.
Ha aiutato tutti quelli che avevano bisogno senza pensare se erano cattolici, musulmani, animisti o atei, se erano governativi o ribelli. Per lei erano semplicemente “persone” che avevano bisogno.
Ha trattato con decisione e con forza con ministri, politici, militari, vescovi, potenti di ogni genere ma è sempre stato evidente che la sua preferenza andava ai poveri, ai bisognosi, ai malati dei villaggi che la adoravano non solo come medico ma soprattutto come persona sempre disponibile ad un aiuto, ad un conforto, all’ascolto di tutti.
Ha collaborato con l’OMS(Organizzazione Mondiale Della Sanità) con i governi di vari paesi Africani, con la Croce Rossa Internazionale con l’UNICEF, la FAO e con molte ONG sempre mantenendo fede ai suoi principi e senza mai scendere a compromessi.
Ho conosciuto Ione nel corso della mia prima missione in Repubblica Centrafricana nel 1998. Ero a Ndim dove ero stato invitato dalle Suore Di Nostra Signora Della Misericordia per la inaugurazione del Centro Nutrizionale e della Maternità che avevo contribuito a realizzare.Via radio mi invita a raggiungerla a Ngaoundaye per lavorare insieme nel suo ospedale.
Ho passato con lei due settimane indimenticabili di lavoro impegnativo ma pieno di soddisfazioni e soprattutto di rapporti umani intensi e profondi col personale dell’ospedale e la gente del villaggio.
Ho avuto modo di diventare amico di un personaggio unico e fantastico e da allora è iniziata una collaborazione che è durata fino ad ora.
Ogni anno andavo a Ngaoundaye per un periodo di lavoro con lei coinvolgendo colleghi savonesi di varie specialità.
Anche per la nostra Associazione la Dott,ssa Ione ha avuto un ruolo fondamentale. Intanto il suo esempio mi ha spronato a cercare di fare qualcosa per il popolo africano e quindi a fondare Savona Nel Cuore Dell’Africa. Inoltre la maggior parte dei nostri progetti nasce dai suoi consigli e dalla sua esperienza riguardo alle necessità prioritarie della popolazione. Mama Ti Ngo per l’assistenza alle donne in gravidanza, il centro nutrizionale di Ndim per i bimbi malnutriti, la fornitura di apparecchiature mediche e la formazione del personale sanitario, la nascita di un piccolo laboratorio per la produzione in loco di alcuni farmaci essenziali.
Abbiamo sempre potuto contare sulla sua consulenza e la sua supervisione per la realizzazione dei nostri progetti,
Ogni anno veniva per un breve periodo nella sua amata Genova, a vedere il suo mare di cui era innamorata e per fare quello che lei chiamava il “tagliando annuale” per rimettere in sesto un fisico esile e minuto provato da oltre cinquant’anni di vita e lavoro in Africa.
Purtroppo il 10 giugno Ione è mancata lasciando un vuoto incolmabile ed una profonda tristezza in tutti quelli come me che hanno avuto la fortuna di conoscerla e di esserle amico,
Non ti dimenticherò.
Bruno Astengo
ASCA Associazione Savona nel Cuore dell’Africa